Proposte di itinerari nei luoghi di Poesia Festival ‘19

Il fascino di borghi antichi e di esperienze in un’atmosfera familiare formano il mosaico di un territorio unico da visitare, assaporare, vivere.
Le Terre di Castelli ti aspettano, tra la pianura e l’Appennino in provincia di Modena, per guidarti alla scoperta di un angolo d’Italia che racchiude un mondo intero di cultura, gastronomia e intrattenimento per tutte le età.
TERRE di CASTELLI VIVI SCOPRI ASSAPORA
A cura di IAT TERRE DI CASTELLI – INFO POINT TRA LE MURA, VIGNOLA

LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2019

Castelnuovo Rangone - Torrione

Castelnuovo Rangone

Storia

Insediamento attestato fin dal 1025, antico castello di proprietà dei Pico della Mirandola, nel 1391 passa sotto il controllo della famiglia Rangoni che lo tiene saldo per quasi quattro secoli. Il suo aspetto da borgo medievale fortificato con torri, fossati e cerchia muraria muta nel corso dell’800.

La sua storia si legge ancora nei monumenti, di origine antica ma rimaneggiati nel corso dei secoli. La chiesa parrocchiale, la torre quadrata un tempo parte della Rocca dei Rangoni, il Palazzo Comunale sono tutti simboli della città, tanto quanto la celebre statua del maialino nella piazza centrale. La lavorazione delle carni suine è infatti la maggiore risorsa – e vero genius loci – di Castelnuovo.

Luoghi d’interesse

modena

Modena

Storia

Al centro della Regione Emilia Romagna, Modena si estende longitudinalmente nella Pianura Padana, cinta dai fiumi Secchia e Panaro, e sull’Appennino settentrionale. Ideale nodo di scambio tra Sud e Nord Italia e tra l’Italia è la città ideale: sa farsi ammirare per i tesori architettonici, patrimonio UNESCO, sa accogliere grazie alla cucina e alla vita culturale, sa affascinare per quel misto di innovazione e tradizione che la caratterizza. Il visitatore può farsi coccolare a tavola dalle tipicità, può passeggiare per le raccolte vie del centro o in Piazza Grande; può restare assorto di fronte alla mistica bellezza del Duomo o affascinato dai prodotti moderni dell’ingegno modenese come le automobili Ferrari, Maserati, Pagani, Stanguellini.

Luoghi d’interesse

  • Duomo di Modena
    Corso Duomo – tel. +39 059 216078
    Orario: da martedì a domenica 7.00-19.00
    Il lunedì 7.00-12.30; 15.30-19.00 Le visite non sono consentite durante le funzioni religiose
    www.duomodimodena.it
  • Complesso Abbaziale San Pietro Apostolo e Spezieria Monastica
    Via San Pietro, 7
    Orario: l’Abbazia è aperta al pubblico dalle 6.15-12.00; 15.00-19.30
    Orario di apertura della Spezieria e acetaia Monastica: da lunedì a sabato 9.30-12.30; 15.30-19.30
    Chiusa lunedì mattina e domenica.
    www.monasteromodena.it
  • Chiesa di Sant’Agostino
    Largo Sant’Agostino
    Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18; sabato e domenica dalle 9 alle 19.30.
  • Mercato Albinelli
    Via Luigi Albinelli, 13 – tel. +39 059 211218
    Orario: da lunedì a sabato 6.30-14.30; sabato 16.30-19.00
    (ora legale chiusura 19.30)
    venerdì e sabato aperta zona ristorazione 18.00-24.00
    Gli orari possono subire modifiche, aggiornamenti sul sito
    www.mercatoalbinelli.it  – Facebook.com/mercatoalbinelli
  • MEF – Museo Enzo Ferrari
    Via Paolo Ferrari, 85 – tel. +39 059 4397979
    Orario: lunedì-domenica 9.30-19.00
    Ingresso 1 museo: intero € 16; ridotto € 14; ridotto bambini € 6 dai 6 ai 18 anni accompagnati dai genitori;
  • Fabbrica e Showroom Maserati
    Via Divisione Acqui, 17
    Showroom lunedì-venerdì 9.00-17.00 accesso libero.
    Factory tour solo su prenotazione € 35 a persona (gratuito per proprietari Maserati)
    factorytour@maserati.com Tel.  + 39 059 220022
  • Casa museo Luciano Pavarotti
    Stradello Nava, 6 – tel. +39 059 460778
    Orario: 10.00-18.00
    Ingresso intero € 10; ridotto € 8 per over 65 anni, ragazzi dai 12 ai 18 anni, Enti convenzionati (consultare il sito web) Gratuito per bambini fino ai 11 anni.
    La biglietteria chiude alle 17.00
    Il museo dista circa 10 km dal centro di Modena
    www.casamuseolucianopavarotti.it

MARTEDÌ 17 SETTEMBRE 2019

modena

MARTEDÌ 17 SETTEMBRE 2019

Modena

Luoghi d’interesse

  • Duomo di Modena
    Corso Duomo – tel. +39 059 216078
    Orario: da martedì a domenica 7.00-19.00 Il lunedì 7.00-12.30; 15.30-19.00
    Le visite non sono consentite durante le funzioni religiose
    www.duomodimodena.it
  • Musei del Duomo
    Via Lanfranco, 6 – tel./fax +39 059 4396969
    Orario: da martedì a domenica: dal 1/4 al 30/9 9.30-12.30; 15.30-18.30.
    Dal 1/10 al 31/3 9.30-12.30; 15.00-18.00
    Lunedì chiuso. La biglietteria chiude mezz’ora prima dell’orario di chiusura indicato.
    Ingresso € 4 ,00
    www.museidelduomodimodena.it
  • Torre Ghirlandina
    da martedì a venerdì 9.30-13.00; 15.00-19.00
    Ingresso intero € 3, ridotto € 2 (bambini e studenti da 6 a 26 anni, over 65, a gruppi di minimo 10 persone), ingresso gratuito per bambini fino a 5 anni, per i disabili e i loro accompagnatori, per guide ed interpreti, per insegnanti che accompagnano classi di ogni ordine e grado La biglietteria chiude mezz’ora prima dell’orario di chiusura
  • Sale storiche del Palazzo Comunale
    Piazza Grande, 16 – 1°piano
    Orario: da lunedì a sabato 9.00-19.00 (ingresso gratuito); domenica e festivi 9.30-12.30 (ingresso gratuito) 15.00-19.00 (€ 2,00 o biglietto unico Unesco € 6,00)
    Ingresso gratuito per bambini fino a 5 anni, per i disabili e i loro accompagnatori, per guide ed interpreti, per insegnanti che accompagnano classi di ogni ordine e grado.
    BIGLIETTO UNICO “UNESCO” € 6,00 a persona, comprende: l’ingresso ai Musei del Duomo, alla Torre Ghirlandina, all’Acetaia Comunale (solo venerdì/sabato/domenica)  e alle sale storiche del Palazzo Comunale
  • Mercato Albinelli
    Via Luigi Albinelli, 13 – tel. +39 059 211218
    Orario: da lunedì a sabato 6.30-14.30; sabato 16.30-19.00
    (ora legale chiusura 19.30)
    venerdì e sabato aperta zona ristorazione 18.00-24.00
    Gli orari possono subire modifiche, aggiornamenti sul sito
    www.mercatoalbinelli.it – Facebook.com/mercatoalbinelli
  • Palazzo dei Musei
    Largo Porta Sant’Agostino, 337
    www.palazzodeimuseimodena.it
    Per riunire le Opere Pie di Modena, il duca Francesco III d’Este fece realizzare in Piazza Sant’Agostino un Albergo dei Poveri, avviato nel 1764 e concluso nel 1771, su progetto dell’architetto Pietro Termanini che utilizzò gli spazi dell’Arsenale Estense e del Convento degli Agostiniani. L’Albergo provvedeva al sostentamento dei diseredati e al loro impiego. Nel 1788 il duca Ercole III d’Este trasformò l’edificio in Albergo delle Arti. L’edificio venne poi occupato dalle truppe napoleoniche, successivamente divenne residenza militare di Ufficiali Estensi, quindi sede del Ricovero Provinciale di Mendicità. Dopo l’Unità d’Italia il Comune di Modena (1881) ne acquistò una parte destinandola a Palazzo dei Musei. Qui furono ospitati tutti gli istituti culturali della città, sia civici (Archivio Storico, Biblioteca d’Arte Luigi Poletti, Museo Civico), sia statali (Biblioteca e Galleria Estensi).
  • Galleria Estense
    tel. +39 059 439 5707
    Orario: da martedì a sabato 8.30-19.30. Domenica e festivi 10.00-18.00
    Biglietto d’ingresso € 6,00 adulti, € 2,00 giovani 18-25, gratuito per i bambini.
    Presso la Galleria Estense sarà in corso la Mostra Steve McCurry –Leggere
    Costo Intero 10 € – Ridotto 8,50 € gruppi di minimo 15 persone, titolari di apposite convenzioni – Ridotto speciale 6 €: ridotto speciale giovani da 6 a 25 anni – Cumulativo 15 €: Mostra + Galleria – Gratuito per minori di 6 anni e accompagnatore disabile
    Alla ricerca del tuo sosia in Galleria!
    Dal 13 al 29 Settembre troverai in Galleria la Cabina Personart!
    Cosa devi fare?
    1. Entra!
    2. Lascia che ti scatti una foto.
    3. Attendi la stampa del suo sosia fra i ritratti della Galleria.
    4. Parti alla ricerca del tuo sosia.
    5. Scatta un selfie e pubblicalo con l’hashtag Personart.
    L’istallazione Personart sarà utilizzabile fino al 29 settembre.
  • Museo Civico Archeologico Etnologico/Museo Civico d’arte
    Orario: da martedì a venerdì 9.00-12.00 sabato, domenica e festivi 10.00-13.00; 16.00-19.00 Chiuso il lunedì non festivo
  • Lapidario Romano
    Orari: lunedì-venerdì 7.30-19.30; sabato 8.00-19.30; domenica e festivi 9.45-19.30
    IAT – Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Modena
    Piazza Grande, 14 – Tel. +39 059 2032660 fax +39 059 2032688 info@visitmodena.it
    Orari: da lunedì a sabato 9.00-18.00; domenica 9.30-18.00
    www.visitmodena.it

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019

castelvetro di modena

Castelvetro di Modena

Storia

Immerso nelle colline, Castelvetro di Modena fa rima con Lambrusco. La vite da cui si produce il Grasparossa è infatti la coltura di punta del territorio dove viene prodotto anche il vino Trebbiano, usato nel procedimento per ricavare l’Aceto Balsamico Tradizionale. Il Borgo ha origini molto antiche e conserva numerose tracce del passato. Fondata in epoca etrusca, Castelvetro di Modena diventa presidio militare romano e, in seguito, territorio sottoposto al Monastero di Nonantola. Il suo Castello medievale è attestato attorno all’anno Mille e, nell’arco di tre secoli, cambia più padroni. Fra questi, si ricordano Matilde di Canossa e i marchesi Rangoni che lo tengono dal 1326 al 1796. Nel Borgo, fra le vestigia medievali e le costruzioni storiche, spiccano le sei torri che ne caratterizzano tuttora lo skyline. Risale invece agli anni ’70 la particolare decorazione della piazza principale con un motivo a scacchiera in marmo e sasso.

Luoghi d’interesse

marano sul panaro

Marano sul Panaro

Storia

Il comune di Marano sul Panaro è citato per la prima volta nell’887. Sono diverse le storie che raccontano la sua fondazione, ma la più accreditata ci parla di un insediamento con funzione di presidio fondato in epoca longobarda. Bisogna comunque ricordare che la zona di Marano era già abitata in epoche molto più remote dalle civiltà preistoriche terramaricole.

A partire dal Medioevo, la storia di Marano si fonde con quella del suo Castello, di cui abbiamo notizie a partire dal 1100. Fra ‘200 e ‘300 il Borgo è continuamente conteso fra Modena e Bologna per passare infine sotto il controllo di Guiglia e della Signoria dei Montecuccoli. Fra i suoi luoghi di interesse si contano numerose aree naturalistiche e alcune strutture ecclesiastiche del passato. Oggi la zona è soprattutto nota per la lavorazione della carne suina, la pollicoltura e i suoi frutteti, fra cui i ciliegi, collocati nella parte più pianeggiante.

Luoghi d’interesse

VENERDÌ 20 SETTEMBRE 2019

levizzano rangone

Levizzano Rangone (Castelvetro di Modena)

Storia

La frazione di Levizzano Rangone, nel comune di Castelvetro di Modena si sviluppa intorno al suo suggestivo castello. Le origini di questo insediamento si collocano probabilmente in epoca romana.
Il Castello alla fine del IX sec., si presentava come un semplice insediamento fortificato.
La struttura consiste in una cinta muraria, al centro della quale è posta la cosiddetta “Torre Matildica”, mentre nella zona sud è ubicata una cappella dedicata ai SS. Adalberto ed Antonino, ora sconsacrata.
A partire dal sec. XII il complesso fortificato fu restaurato e ampliato; in particolare, accanto alla torre posta a protezione dell’ingresso al Castello, venne eretta una parte del Palazzo feudale, destinato ad essere ingrandito attraverso vari interventi successivi, per prendere il posto della Torre Matildica, come dimora del Signore.
Intorno al XVI sec., gli edifici subirono importanti trasformazioni: venne assumendo più importanza la funzione residenziale e si dedicarono alla sistemazione del Palazzo. Risalgono infatti a questo periodo le cosiddette “Stanze dei Vescovi”, il cui soffitto presenta antichi soffitti lignei e affreschi ed un ciclo di affreschi rinascimentali.

Luoghi d’interesse

savignano sul panaro

Savignano sul Panaro

Storia

Savignano sul Panaro copre la salita dalla Pianura ai primi Appennini, spaziando dai 50 ai 350 metri di altitudine. Questo rende il suo territorio molto importante dal punto di vista enogastronomico, poiché piatti di montagna come crescentine e borlenghi si mischiano alle tradizioni delle aree pianeggianti come aceto balsamico, nocino e frutteti. Il tutto, senza dimenticare la vocazione vinicola del territorio in cui si coltivano ben undici tipi di vitigni, tutti riconosciuti come DOC.

Il territorio comunale di Savignano sul Panaro ha rivelato tracce antichissime risultando abitato fin dal periodo Neolitico, se non prima. Oltre a testimonianze di insediamenti, i due ritrovamenti più importanti sono stati la Venere di Savignano, risalente al Paleolitico, e uno scheletro di elefante risalente al Pliocene. Tuttavia, il primo documento scritto che attesta l’insediamento è datato 898. Come molti della zona, anche il Castello di Savignano passa nelle mani di diversi signori, fra cui la famiglia Contrari e Matilde di Canossa, prima di seguire la stessa sorte di Vignola finendo sotto il controllo dei Boncompagni nel 1577.

Luoghi d’interesse

castelfranco emilia

Castelfranco Emilia

Luoghi d’interesse

  • Centro storico
    Via Emilia – Piazza Giuseppe Garibaldi

SABATO 21 SETTEMBRE 2019

vignola

Vignola

Storia

Vignola nel 1993 ha ricevuto il titolo di città. L’etimologia del suo nome è legata alla produzione vinicola: viene infatti dal latino “vineola” che si riferisce alle vigne. Ma la risorsa principale è costituita dalle ciliegie, la cui varietà “mora” è prodotto tipico coltivato nel territorio. Vignola ha dato anche i natali a personaggi celebri come l’architetto Jacopo Barozzi nel 1507 e lo storico Ludovico Antonio Muratori nel 1672.

Nonostante il nome romano, la zona di Vignola viene occupata fin da tempi più remoti da popolazioni quali Etruschi e Galli. Nell’826 abbiamo la prima testimonianza scritta relativa all’abitato. Nel periodo medievale Vignola si sviluppa come Castello, costruito per fungere da sentinella sulla Via Claudia e sul fiume Panaro. Il feudo resta sotto il dominio del vescovo di Modena fino al 1247 per poi passare sotto la famiglia dei Contrari, che lo regge per due secoli, e infine ai Boncompagni. La Rocca che oggi vediamo non è quella originaria, bensì è frutto di una ricostruzione del XV secolo, quando Vignola era sotto il dominio dei Contrari.

Luoghi d’interesse

  • Rocca
    www.terredicastelli.eu/luoghi-di-interesse/rocca-di-vignola/
    Piazza dei Contrari
    Aperta dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00
    In occasione delle Giornate del Patrimonio visite guidate gratuite dalle 15:30 alle 18:30
    Inaugurazione della mostra di Sabrina Muzi, secondo appuntamento della rassegna Ora più rada Ora più densa, che propone un’estensione e un approfondimento di Shān, un corpus di lavori che comprende un’installazione pittorica, una serie di acquerelli, fotografie e video.
    Ingresso Gratuito
guiglia

Guiglia

Storia

Dalla collina su cui sorge, Guiglia domina tutta la provincia di Modena regalando una vista a volo d’uccello sulle colline e la pianura sottostante. Non a caso, è chiamata “il balcone dell’Emilia”. Si presume che l’abitato di Guiglia abbia origini remote, ma il primo documento che la attesta è datato 890. In seguito, il suo Castello rientra nei possedimenti di Matilde di Canossa per poi essere conteso fra Bologna e Modena.

Fra i diversi signori che dominano Guiglia si contano anche i Pio da Carpi, che la ottengono nel 1405, e i Montecuccoli, che la reggono dal 1630 fino alla fine del ‘700 facendone la loro residenza estiva. Nel Borgo e nei suoi dintorni sono varie le testimonianze del passato: fra queste, la Torre cinquecentesca del Pubblico, parte integrante del Castello. Il territorio circostante è invece molto notevole dal punto di vista paesaggistico e include il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina.

Luoghi d’interesse

reading monte tre croci poesia festival 2018

Monte delle Tre Croci

Luoghi d’interesse

DOMENICA 22 SETTEMBRE 2019

spilamberto

Spilamberto

Storia

Le prime notizie relative a Spilamberto risalgono al 776, quando è testimoniato nella zona un ospizio per pellegrini di proprietà dell’Abbazia di Nonantola. Spilamberto, infatti, si sviluppa nei pressi della Via Romea, uno degli antichi tracciati che percorrevano l’Europa arrivando fino a Roma. È proprio su questa strada, in corrispondenza di Spilamberto, che nell’885 trova la morte un personaggio illustre, Papa Adriano III, mentre si sta recando a Worms per far visita all’Imperatore.

Il Castello di Spilamberto si sviluppa nel corso del Medioevo, quando il comune di Modena decide di renderlo un presidio sul fiume Panaro. Risale a questa fase, databile al 1210, la costruzione delle sue mura. Dopodiché, sarà la Signoria dei Rangoni a controllare il feudo di Spilamberto fino all’arrivo di Napoleone. Oggi, il comune conta circa 12000 abitanti ed è sede della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale, uno dei prodotti principali del territorio assieme al nocino e agli amaretti. All’Aceto Balsamico, Spilamberto ha dedicato anche un museo che ne racconta storia e produzione.

Luoghi d’interesse

  • Centro storico
    Via Umberto I
  • Museo del Balsamico Tradizionale
    www.terredicastelli.eu/luoghi-di-interesse/museo-balsamico-tradizionale-spilamberto/
    Via F. Roncati, 28
    Aperto dalle 10:30 alle 17:30, con tour guidati fissi alle: 10:45, 12:00, 14:00, 15:30
    Biglietto € 3,00, con degustazione € 5,00, ridotto (over 65, studenti universitari) € 2,00, ridotto per ragazzi dai 14 ai 17 anni € 1,00, ragazzi con degustazione € 2,00, gratuito per minori di 14 anni
  • Consorteria del Nocino
    Corso Umberto I
    Apertura straordinaria dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00, a cura dell’Ordine del Nocino Modenese
zocca

Zocca

Storia

Zocca è un comune di montagna, fondato come luogo di mercato e oggi famoso per essere il paese natio di Vasco Rossi.

Si trova esattamente a cavallo della cresta che divide la valle del Panaro da quelle di Reno e Samoggia: una posizione eccezionale, che conferisce al paese una particolare “aria fina” che, soprattutto d’estate, è sicuro refrigerio dalla canicola cittadina. Zocca è “capoluogo” da molti punti di vista: per le belle vetrine del centro, per i numerosi impianti sportivi e per il fitto programma di manifestazioni, sia autunnali sia estive.

Contrariamente agli altri comuni dell’Unione, Zocca non viene fondata nell’Alto Medioevo; la fondazione di Zocca è, infatti, successiva, promossa nel 1465 dal duca e marchese Borso d’Este.  Qui, Borso fonda un mercato per promuovere gli scambi commerciali. Al tempo la zona è conosciuta con il nome di “Zoca”, che fa riferimento ai ceppi di castagno e sarà poi tramutato in Zocca.

La crescita dell’insediamento venne incrementata dall’aumentare dell’importanza delle attività di scambio del mercato: dopo aver fatto parte del Comune di Montalbano, soppresso nel 1797, Zocca fu unita alla Municipalità di Montecorone, poi a quella di Guiglia, finché nel 1859 fu elevata a capoluogo.

Luoghi d’interesse

  • Oratorio della Beata Vergine del Rosario
    Via Piana
    In occasione dell’inaugurazione del Paliotto restaurato, alle 17.00 concerto del Coro “Fonte Armonica”