Sabato 7 Ottobre 2023

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Modena, Complesso San Paolo
Via Selmi 63 – Sala del Leccio

ore 17.00

LA POESIA DI
GABRIELE D’ANNUNZIO OGGI

Lezione di
GIORGIO ZANETTI

ore 18.00

STEFANO SIMONCELLI

Legge le sue poesie e dialoga con Guido Monti

Zanetti

Simoncelli

GIORGIO ZANETTI RACCONTA GABRIELE D’ANNUNZIO E STEFANO SIMONCELLI LEGGE LE SUE POESIE, AL COMPLESSO SAN PAOLO DI MODENA

Sabato 7 ottobre appuntamento con Poesia Festival dedicato a due delle voci poetiche più importanti ieri e di oggi. Lezione di Giorgio Zanetti sulla poesia del Vate, Gabriele D’Annunzio, a cui seguirà la lettura delle poesie di e con Stefano Simoncelli.

 

La XIX edizione di Poesia Festival 2023 continua nei primi due weekend di ottobre: sabato 7 ottobre, alle ore 17:00, nella Sala del Leccio del Complesso San Paolo (via Selmi 63) a Modena, una lezione di Giorgio Zanetti dedicata al celebre poeta, drammaturgo e militante politico Gabriele D’Annunzio. Alle ore 18:00 seguirà l’intervento di Stefano Simoncelli, che leggerà le sue poesie e dialogherà con Guido Monti.

 

Nato a Pescara nel 1863 da un’agiata famiglia borghese, Gabriele D’Annunzio si distinse sin dall’adolescenza per le straordinarie capacità poetiche, tanto da diventare uno dei pochi scrittori italiani del Novecento capace di raggiungere una fama europea e di imporsi come modello imprescindibile. Il mito dell’eroico Superuomo, la sua completa immersione nella natura, la straordinarietà dell’esistenza, l’introspezione, la potenza della tecnologia, l’uso di lessemi rari ed artefatti, sono temi e caratteristiche tipiche di tutta la poetica dannunziana. Vivendo la propria esistenza come un’opera d’arte, seguendo il culto della Bellezza come valore supremo e manifestandolo attraverso comportamenti, modi di vivere, abbigliamento e luoghi frequentati, il Vate scrisse poesie intramontabili: Primo vere (1879), Canto novo (1882), Intermezzo di rime (1883), Isaotta Guttadàuro e altre poesie (1886), Elegie romane (1892), Poema paradisiaco (1893), Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi (1903) e la famosissima raccolta Alcyone (1904). Anche se il genere lirico è il cardine intorno al quale ruota la sua produzione, D’Annunzio si è dedicato anche alla stesura di opere in prosa, pubblicando tra le altre importanti romanzi quali Il piacere (1889), L’innocente (1892), Trionfo della morte (1894), che insieme costituiscono la cosiddetta Trilogia della Rosa, Le vergini delle rocce (1896), Il fuoco (1900) e Forse che sì forse che no (1910), che incarnano le principali correnti di stile e di pensiero del nuovo secolo. Il raffinato estetismo e l’inesauribile capacità di assimilare nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole con una raffinata tecnica di scrittura, resero certamente il Vate uno dei più noti esponenti della letteratura italiana e del Decadentismo europeo a cavallo tra i due secoli.

 

Giorgio Zanetti è professore di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Membro del Comitato scientifico dell’Edizione nazionale delle opere di Gabriele D’Annunzio, ha dedicato parte dei suoi studi all’approfondimento critico e filologico degli scritti dannunziani. Ha riservato, inoltre, la sua attenzione all’analisi delle forme dell’estetismo in Italia e in Europa e dell’idea di opera d’arte totale tra Jugendstil ed espressionismo. Si è occupato, infine, di antropologia della letteratura e di teorie della lettura. Oltre ad aver curato e commentato numerosi testi di D’Annunzio, tra cui la raccolta intitolata Poesie (Milano 2020), ha pubblicato Estetismo e modernità. Saggio su Angelo Conti (Bologna 1996) e Il Novecento come visione. Dal simbolismo a Campana (Roma 1999).

Stefano Simoncelli è nato nel 1950 a Cesenatico. Negli anni Settanta è fra i fondatori della rivista “Sul Porto”, attraverso la quale stabilisce contatti con intellettuali quali FortiniPasoliniGiudiciRaboni, Caproni e soprattutto Vittorio Sereni. Tra i cinque finalisti del Premio Strega, tra le sue pubblicazioni figurano Via dei platani (Guanda, 1982); Poesie d’avventura (Gremese, 1989); Giocavo all’ala (Pequod, 2004); La rissa degli angeli (Pequod, 2006); Terza copia del gelo (2012); Hotel degli introvabili (2014); il racconto in prosa poetica Il collezionista di vetri (ed. Italic arte, 2015); Prove del diluvio (2017); A beneficio degli assenti (2020) e Un barelliere del turno di notte (Pequod, 2021), da molti considerato il più bel libro di poesia uscito in Italia in quell’anno. Nel 2022 ha pubblicato Sotto falso nome (Pequod).