Martedì 19 Settembre 2023

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Foto in copertina: © Dino Ignani

Castelvetro di Modena loc. Cà di Sola

Villa Cialdini – Famiglia Chiarli

in caso di maltempo sotto al porticato della villa

ore 21.00

GIORGIO CAPRONI
Il seme del piangere

Narrazione di Alberto Bertoni

Letture di Diana Manea

Interventi musicali di

Giovanni Sardo (violino)
Sergio Scappini (fisarmonica)

GIORGIO CAPRONI NARRATO DA ALBERTO BERTONI A VILLA CIALDINI, CASTELVETRO DI MODENA

Martedì 19 settembre alle ore 21:00 presso Villa Cialdini (Fam. Chiarli) a Castelvetro di Modena (loc. Cà di Sola), narrazione a cura di Alberto Bertoni, con letture di Diana Manea e interventi musicali di Giovanni Sardo (violino) e Sergio Scappini (fisarmonica).

 

Martedì 19 settembre alle ore 21:00 nella suggestiva cornice di Villa Cialdini a Castelvetro di Modena (loc. Cà di Sola), Alberto Bertoni racconterà la figura di uno dei più importanti poeti del Novecento italiano, Giorgio Caproni, accompagnato dalle letture di Diana Manea e dagli interventi musicali di Giovanni Sardo (violino) e Sergio Scappini (fisarmonica).

Forse tra i poeti meno noti del canone, Giorgio Caproni rappresenta invece una delle punte di diamante della poesia italiana del Novecento. Appassionato di musica e di letteratura, scelse l’insegnamento come principale professione, senza mai però trascurare l’attività poetica, la scrittura e l’opera di traduzione. Dante, Leopardi, D’Annunzio, Carducci, Ungaretti, Montale, sono alcuni dei grandi nomi da cui Caproni ha tratto ispirazione per la stesura dei suoi versi, estremamente allegorici, descrittivi, in rima. Anche gli orrori della guerra trapelano dalle sue poesie, avendo combattuto in prima persona per diciannove mesi in zona partigiana. La sua poesia mescola lingua popolare e lingua colta, con una musicalità insieme dissonante e squisita, che esprime un attaccamento sofferto alla realtà quotidiana e all’aspra solitudine delle ultime raccolte.

La morte della fidanzata Olga Franzoni nel 1936 dà lo spunto alla piccola raccolta poetica Come un’allegoria, seguita da Ballo a Fontanigorda del 1938, Finzioni del 1941 e Stanze della funicolare del 1952, con cui vince il Premio Viareggio, riconquistato sette anni dopo con Il seme del piangere (1959). Dal 1965 al 1985 pubblica divere raccolte poetiche, tra cui Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee, il Terzo libro ed altre cose e Il muro della terra, ad opera di vari editori. Nel 1986 viene pubblicato Il conte di Kevenhuller, l’ultima opera poetica in vita di Caproni, che si spegnerà il 22 gennaio 1990 nella sua casa romana.

La narrazione sarà accompagnata da letture di Diana Manea, attrice. Si diploma presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Dal 2009 lavora con il regista Claudio Longhi a numerose produzioni di ERT Emilia-Romagna Teatro. È docente di teatro presso il Corso di alta formazione del Teatro Comunale di Modena.

Giovanni Sardo, violinista, prima ancora di terminare gli studi inizia a collaborare con diverse orchestre e gruppi cameristici girando l’Italia e la Francia. Intraprende poi il ruolo da solista affrontando le pagine dei più importanti del repertorio barocco e cameristico. Ha da sempre alternato la carriera da solista e in formazioni da camera con l’attività orchestrale, per esempio presso il Teatro Verdi di Trieste, dove è rimasto stabile fino al 1995, avvicinandosi poi all’insegnamento alternando l’attività di docenza a quella di approfondimento. 

Sergio Scappini, fisarmonicista, è musicista eclettico, che spazia attraverso vari generi, dal colto al popolare. Titolare della prima cattedra di fisarmonica in Italia, presso il conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro, attualmente è ordinario presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Collabora con prestigiose formazioni, tra cui l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra da camera della Svizzera Italiana, i Solisti di Milano, e l’Ensemble Scaligero. Ha svolto un’intensa attività come solista, camerista e con orchestra presso importanti stagioni concertistiche in rilevanti sedi: Teatro alla Scala, Piccolo Teatro, Teatro Lirico e il Teatro Regio di Parma.

Villa Cialdinidi proprietà della famiglia Chiarli, rappresenta una tra le più antiche aziende vitivinicole dell’Emilia-Romagna, fondata nel 1860 da Cleto Chiarli. Situata a pochi chilometri dall’antico borgo di Castelvetro, si estende per più di 50 ettari di vigne ai piedi delle prime colline di Castelvetro, nel cuore della zona viticola dedicata alla produzione del Lambrusco Grasparossa di Castelvero DOC

In caso di maltempo, l’evento si terrà sotto al porticato della villa.