Vita, versi e mito di Walt Whitman a Poesia Festival ’15

Vita, versi e mito di Walt Whitman a Poesia Festival '15 con Maurizio Cardillo e David Sarnelli

È un autore di importanza capitale per la storia degli Stati Uniti, e non solo della loro letteratura. Il suo volume più famoso, Foglie d’erba, è tuttora considerato uno dei più grandi della letteratura americana, ed è stato definito persino “la Bibbia della religione democratica americana”. Un autore che apparve controverso già all’epoca, Walt Whitman, ma la cui eloquenza presto conquistò un posto d’onore nell’immaginario della nazione americana che andava formandosi, mischiando letteratura e storia nel suo stesso svolgimento. Basti pensare al componimento forse più famoso di Whitman, quel O Captain! My Captain! che nel film L’attimo fuggente ha rapito l’immaginario di moltissimi, lettori e non: questa poesia fu scritta nel 1865 in seguito all’assassinio del presidente Abraham Lincoln, del quale Whitman fu grande ammiratore.

La vita e l’opera straordinaria di questo grande poeta verranno ripercorsi a Poesia Festival domenica 27 settembre alle 16.30 presso il Teatro Cantelli di Vignola in un recital dal titolo Io canto il corpo elettrico. Walt Whitman: vita, versi, mito con Maurizio Cardillo voce recitante e David Sarnelli alla fisarmonica.

Ma quali sono le radici così profondamente americane di questo poeta che dell’America è diventato un simbolo? Nato nel 1819 a Long Island da famiglia quacchera in difficoltà economiche, già da giovanissimo iniziò a lavorare per aiutare genitori e fratelli, imparando il mestiere di tipografo e nel frattempo appassionandosi di teatro, letteratura e politica. Insoddisfatto di un’esperienza da insegnante, nel 1840 ricominciò a lavorare come tipografo impiegandosi presso diverse testate e pubblicando anche alcuni editoriali e iniziando per tutti gli anni ’40 a pubblicare poesie e racconti. Si dedicò poi alla politica, partecipando come delegato alla fondazione del Free Soil Party, partito politico che si opponeva alla diffusione della schiavitù nei nuovi Stati che stavano entrando nella Confederazione. Il partito ebbe vita breve, ma buona parte della leadership spostò la propria battaglia all’interno del Partito Repubblicano.

Nel frattempo la poesia diventa un’occupazione sempre più importante per Whitman. Inizia a scrivere molto sperimentando numerosi generi letterari specie di derivazione popolare. Dagli inizi degli anni ‘50 dell’Ottocento Whitman inizia a compilare Foglie d’erba, la raccolta che continuerà ad ampliare e revisionare fino alla fine dei suoi giorni. Whitman desiderava scrivere un poema epico genuinamente americano e si servì di un verso libero modellato sui versetti biblici per dare forma al suo progetto.

Quando nel 1855 uscì la prima edizione di Foglie d’erba, il libro suscitò grande interesse negli intellettuali e fu ampiamente diffuso, nonostante alcuni giudizi critici che lo giudicarono “osceno” per il suo vitalismo, la sua sensualità e la sua schiettezza.

Allo scoppio della Guerra Civile, Whitman si schierò con decisione con l’Unione abolizionista, scrivendo anche poesie che testimoniano il suo parteggiare per il Nord guidato dal presidente Lincoln. Impressionato, dopo aver visitato personalmente il fratello arruolato nell’Unione, dalla carneficina della guerra, Whitman alternò in quegli anni il lavoro al volontariato presso le infermerie per i feriti di guerra. Al termine del conflitto, dopo l’assassinio di Lincoln, lavorò anche per una commissione speciale del Ministero della Giustizia incaricata di raccogliere testimonianze da ufficiali confederati per permettere al Presidente di dispensare la grazia a chi avesse ritenuto degno. Nel frattempo Foglie d’erba continua ad essere limato e ripubblicato fino a diventare una leggenda: il suo autore morirà anziano e malato nel 1892. Il corpo di Whitman riceverà la visita di migliaia di persone, venute ad omaggiare la voce dell’America.